- Titolo originale: Il Rosso e il Nero. Cronaca del 1830 (Le Rouge et le Noir)
- Autore: Stendhal (Marie-Henry Beyle)
- Anno di pubblicazione: 2003 (1830)
«Ognuno per sé, in questo deserto di egoismo che si chiama la vita!»
Francia, 1830 circa. Julien Sorel è un giovane ambizioso ma povero: figlio di un carpentiere di Verrières, provincia montana al confine con la Svizzera, Julien cresce col mito di Napoleone e sogna di arruolarsi. Ripiega però sulla carriera ecclesiastica: più noiosa e meno eroica, per Julien è l’unica possibile strada per fuggire dalla sciatta provincia e conquistarsi una poltrona a Parigi.
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Sullo stesso argomento leggi anche “La preda”, di Irène Némirovsky
uno dei miei libri preferiti in assoluto, così intenso da farmi quasi dire che Stendhal è uno dei miei autori prediletti, alla stregua di Conrad, Tobino e Calvino. se non fosse che invece La Certosa di Parma non sono nemmeno riuscito a finirlo…
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Ciao Domenico, non ci sono dubbi che questo libro è un capolavoro. Ti cala plasticamente in un’altra epoca, è anche divertente e abbastanza ironico quando l’autore si inserisce nel racconto. Talmente insistente da rimanere impresso. Tuttavia, slegando la valutazione meramente personale da quella critica, non lo metterei tra i miei preferiti: trovo che il protagonista Julien sia eccessivamente costruito, troppo diverso da me per rimanermi caro.
Ps complimenti per il tuo blog!
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per me è il bello della narrativa: poter essere per qualche tempo quel che non si è. e più la sensazione è estraniante nell’immedesimazione (quindi l’arte riuscita), più mi intrippa…
ci leggiamo presto!
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